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martedì 10 marzo 2009

Il mio primo anno a Manchester


E finalmente è arrivato il grande giorno in cui posso finalmente dire "è da 1 anno che vivo a Manchester"!
L'occasione, come già avevo preannunciato nei giorni scorsi, merita un post speciale in cui cercherò di fare il bilancio di questa mia esperienza fino ad oggi.
Conoscendomi probabilmente mi dilungherò un pochino quindi se avete qualcosa da fare prima che inizi e meglio che tornate quando avrete fatto...cacatoni inclusi :-)
Per coloro invece che non hanno un AZZO da fare, piuttosto che perdere una mezz'ora del loro tempo a leggere le mie divagazioni, cominciamo.
Ma da dove cominciamo?
Forse per qualcuno di voi è semplice guardarsi indietro e riassumere quello che è successo durante l'ultimo anno...per alcuni un semplice "è stato tutto positivo" o "è stata tutta una merda" può bastare per descrivere la cosa...ma nel mio caso vorrei un attimino concentrarmi per trovare le parole giuste da buttare giù in modo che un domani, rileggendomi, possa effettivamente ricordarmi di come mi sentivo in questo momento.
Quando si fa un bilancio di solito si tendono a ricapitolare le cose positive e le cose negative e alla fine si fa una bella differenza...se il risultato è positivo allora tutti contenti ma se è negativo...tutti a casa.
Ricordo a questo proposito che uno dei miei più cari amici che vive a Palermo (F.P.) qualche mese prima che lasciassi l'Italia mi disse qualcosa del genere..."Io questo tipo di esperienza non posso più farla...ma tu che puoi vai e vivitela, ricordandoti però che alla fine di un periodo relativamente lungo (1 anno) dovrai farti seriamente un esame di coscienza per capire se il fatto di avere lasciato la famiglia, gli amici, gli affetti e il lavoro qui a Palermo sia stata una scelta giusta oppure no..."
Adesso quel momento è arrivato è dopo un anno credo di essere in grado di dire che la scelta che ho fatto, che alcuni ritengono tutt'ora coraggiosa per non dire pazza, è probabilmente la cosa migliore che potessi fare in quel momento della mia vita e la rifarei se dovessi tornare indietro.
Come potete immaginare, infatti, la persona che oggi scrive questo post non è la stessa persona che un anno e un giorno fa a quest'ora stava preparando le valigie per lasciare l'Italia.
Quella persona ormai è cambiata, è cresciuta, ha avuto modo di riflettere con calma sulle cose belle e sulle cose brutte e ha capito, ma soprattutto ha imparato tante cose...
E proprio su quest'ultimo punto vorrei concentrare la discussione di questo bilancio.
Le cose che impariamo ogni giorno sono infatti spesso sottovalutate e non prese nella dovuta considerazione in cui dovrebbero, perchè magari ci sono altri bisogni più stringenti che non ce le fanno apprezzare.
Ma quando come me si ha il tempo di guardarsi indietro e analizzare ciò si era prima e ciò che invece si è adesso allora ci si rende conto della cosa più semplice e scontata del mondo : ovvero tra un vita noiosa e grigia e una vita piacevole e ricca di sorprese la differenza la fanno le cose che impari o che hai voglia di imparare.
E quindi cosa ho imparato durante quest'anno?
Ho imparato che significa essere uno straniero in terra straniera, quando i primi giorni andavo in giro alla ricerca di un appartamento tra mille difficoltà e incompresioni varie con i tizi delle agenzie.
Ho imparato quanto è bello vedere realizzati i tuoi piani per tempo e riuscire ad entrare nell'appartamento che hai tanto sofferto per trovare.
Ho imparato a gestire la casa : a pulire, a tenere le cose più o meno ordinate, a lavare, a stirare, a passare l'aspirapolvere, a fare la spesa senza comprare solo cazzate ma rendendosi conto dell'essenziale.
Ho imparato che oltre a due uova al tegamino c'è di più...durante i vari esperimenti in cucina per soddisfare i miei appetiti di panza.
Ho imparato e capito quanto è bello poter stare in contatto con la famiglia lontana, apprezzando i loro racconti, problemi e vicissitudini che magari prima ti potevano dare solo fastidio se aggiunti ai tuoi.
Ho imparato ancora meglio a coltivare le amicizie, riuscendo finalmente ad intuire senza pensarci troppo quali sono le cose giuste e le cose sbagliate da fare con persone che ancora non ti conoscono bene, mettendo di lato i propri bisogni se necessario per dare la possibilità agli altri di soddisfare i propri.
Ho imparato ad essere generoso con chi riconosco essere in difficoltà...e soprattutto aiutando coloro che mi ricordano come ero io in un recente passato.
Ho imparato che vivere in un bel posto con la possibilità di vedere il sole per 200 giorni l'anno non vale niente se non riesci a dedicare del tempo a te stesso e a quelli che ti vogliono bene e ti stanno vicino.
Al contrario ho imparato che laddove hai molto più tempo per te stesso riesci ad apprezzare molto di più quello che ti circonda, anche se fuori ci sono 3 gradi e sta nevicando.
Ho imparato ad essere ottimista e a trasmettere le mie sensazioni positive a chi invece e ancora legato al passato e sta con gli occhi puntati al cielo vedendo solo il cielo grigio.
Ho imparato a ballare Salsa...o meglio o imparato a ballare in quel modo in cui tutti dovrebbero...sempre col sorriso sulle labbra, puntando più a fare divertire la partner del momento invece che pensare soltanto a se stessi esibendosi in numeri che soltanto poche possono eseguire.
Ho imparato a sfruttare il ballo per aprire una breccia nei pensieri di una qualsiasi ragazza...senza che nessuna possa essere gelosa dell'altra e soprattutto facendomi rispettare anche dagli altri ballerini uomini...che in altri ambienti (vedi Palermo) magari ti sparlerebbero perchè non balli il loro stile...
Ho imparato quanto è bello potersi fare un viaggio che hai sempre sognato di fare (parlo del Brasile) ma anche quanto è brutto stare su un aereo che balla il TAKADA' per 8 ore (parlo del ritorno del Brasile).
Ho imparato a risparmiare...e finalmente dopo tanti anni posso vedere anche dei numeri tra i frutti di 1 anno di lavoro...
Ho imparato che non c'è niente di male a pagare le tasse...se quello che paghi ti ritorna sotto forma di servizi per il cittadino decenti.
Ho imparato a parlare inglese...bè questo lo sto ancora imparando a dire il vero...ma è passato il tempo in cui mi ritrovavo in ascensore con i miei colleghi è non capito una STAGRANF di tutto quello che si dicevano.
Ho imparato a fare il mio nuovo lavoro in maniera piuttosto professionale... scrivendo in un inglese decente ed evitando di fare troppi copia e incolla.
Ho imparato anche a farmi rispettare dai miei colleghi entrando nella cerchia di quelli che sono visti un pò come punto di riferimento per alcuni tipi di attività come il Pen Test di Applicazioni Web...per esempio...ma anche e soprattutto (vorrei precisare) per quando si tratta di divertirsi e passare del tempo piacevole insieme.
Ho imparato che non è sempre sbagliato dare retta ai consigli che vanno in contrasto con le proprie sensazioni: a volte un amico o un'amica riesce a vedere dove tu non vuoi posare lo sguardo aprendoti gli occhi.
Ho reimparato, a distanza di tanti anni, come si fa a trattare con le ragazze, corteggiandole e facendole sentire speciali ma senza per questo approfittarmi di situazione troppo semplici che non mi vedessero molto coinvolto sentimentalmente...in poche parole evito il trombaggio tanto per ma cerco quello di qualità che ti può lasciare un qualcosa nel cuore...
Ho imparato, anzi ho capito finalmente, cosa significa essere innamorato di una persona...mettendo di lato orgoglio e stronzaggini varie...ma soprattutto ho imparato cosa significa soffrire per qualcuno che forse non tornerà mai...
E da questo ho capito anche che non vale la pena rinunciare alla propria libertà da single per una persona che non sia veramente importante e che non ti abbia mai fatto soffrire almeno un poco...avere una girlfriend tanto per (trombare?) non vale le rinuncie che devi fare al tuo status...vi assicuro che ci sono tanti altri modi per "passare" il tempo.
In definitiva ho imparato...e mi rendo conto che non ho fatto altro che imparare durnate tutto questo anno...e grazie a quello che ho imparato e che ho vissuto non posso quindi che affermare che il mio bilancio è positivo.
Ma mi rendo conto anche che tutto ciò non è dovuto al fatto di vivere a Manchester e avere un bel lavoro ben retribuito che non ti fa pensare al conto in banca.
Credo di avere capito che se anche hai molto meno di questo puoi comunque essere una persona migliore e imparare cose nuove giorno dopo giorno.
L'importante è avere il rispetto per se stessi ritagliandosi degli spazi in cui fare quello che vi piace, nel rispetto delle altre persone naturalmente ma senza sentirsi legati e rinunciare alle cose che ci fannos sentire bene per timori (spesso infondati) di creare equivoci e mali discursi.
Nel mio pensiero attuale ritengo che una persona in pace con se stessa potrà sempre dare di più agli altri...in termini di ottimismo, amore, affetto, calore umano, aiuti economic concreti ecc. ecc....
Quindi è importante guardarsi dentro e capire quali sono le cose che ci piace fare e dedicarci con passione a quelle...le cose che non ci piace fare diventeranno via via più semplici da affrontare e alla fine idealmente potrebbero anche sparire del tutto.
Allora cominciate subito...smettete di leggere sto blog... stasera o domani uscite con la vostra compagna o compagno, o uscite con qualche amico...andatevi a bere una birra...fatevi una tequila bum bum...andate a ballare anche se non sapete ballare...andate a sentire un concerto...andate al cinema a vedere un bel film...leggete un bel libro..giocate con la vostra console preferita o compratevela se potete...giocate con vostro figlio/figlia/nipote...portate il vostro cane a passeggio...andatevi a mangiare na pizza...fate un giro con la moto parcheggiata da tempo nel garage...fate una telefonata ad una persona che non sentite da tanto tempo...un amico, un parente caro...parlate di voi...ascoltate i problemi degli altri...accettate e date consigli buoni...cercate di guardarvi dentro ma soprattutto cercate di essere migliori...
Perchè se non lo fate voi nessuno (ma proprio nessuno nessuno) potrà farlo al posto vostro...e la vostra vita continuerà a soffrire di quelle cose noiose che a lungo andare diventeranno brutte e vi faranno rimpiangere i momenti in cui avreste potuto cambiare e non lo avete fatto...
Sono passate quasi 2 ore da quando ho iniziato a scrivere questo post...ho cercato di sintetizzare un pò quelle che sono state le mie esperienza qui fino a questo punto nella speranza di non avervi annoiato troppo.
Spero di non avervi rattristato con ciò che ho scritto fin'ora ma se li fuori c'è qualcuno con gli occhi lucidi allora non vi vergognate a fare scendere qualche lacrima...
...perchè come me probabilmente state imparando ad essere delle persone sensibili.

lunedì 17 marzo 2008

Primo giorno tutto OK

Come previsto stamattina mi sono svegliato alle 7.30 per potermi preparare in tutta calma al mio primo giorno di lavoro.
Quindi dopo il consueto rituale della "Cacata Mattutina" mi sono preparato una bella colazione a base di latte con nescafe, pane tostato, pane e marmellata, camilline...dopodichè sguazzata alle tazze ed ai piattini utilizzati salto in doccia.
Dopo la doccia operazione di vestitura...completo in velluto grigio modello "Sono TOKO" camicia bianca e cravatta in tono marca Oviesse...cazzo per fare un nodo accettabile ho impiegato circa 10 minuti...:-D
Ad ogni modo una volta pronto sono sceso di casa in direzione ufficio impiegandoci meno di 10 minuti a piedi...la giornata era buona, c'era anche un pò di solo..certo la temperatura era bassina ma va bene così...
Arrivato sul posto mi sono presentato alla receptionist (molto carina devo dire) e ho atteso che qualcuno venisse ad accogliermi.
Dopo circa 10 minuti è venuta Gemma (la stessa ragazza che mi accolse il giorno del mio arrivo in UK) e mi ha fatto accomodare in una stanza dove mi ha introdotto alle procedure e al codice di comportamento da tenere presso gli uffici (tipo come ci si veste, dove si può mangiare, cosa fare in caso di malattia, come farsi rimborsare le spese di viaggio, etc.) quindi mi ha dato una serie di moduli da combinare tra cui il modulo P46 che attiva il pagamento delle tasse (leggi pensione) qui in UK...sul modulo però si richiedeva l'inserimento del National Insurance Number al chè io nel mio inglese (che sta nettamente migliorando perchè le persone adesso sembra che mi capiscono) ho chiesto "Ma che (Minkia) è sto NI?" e lei "è un codice che serve a noi per capire quanto devi pagare di tasse in modo che noi possiamo detrarle dallo stipendio" e io "Stikazzi...non ce l'ho" e lei "non ti preoccupare poi ti faccio sapere che devi fare per averlo" ...
Finita la compilazione dei form mi ha accompagnato al 3 piano dell'edificio dove si svolge il lavoro vero e proprio.
Qui sono stato consegnato nelle mani dei Senior Penetration Tester della situazione tra cui ho reincontrato TM uno di quelli che mi ha fatto il colloquio a Gennaio...
Dopo un pò è arrivato il capo del Team che di nome fa MT il quale, dopo avermi portato nella lounge area per offrirmi un caffè (praticamente c'è un'area dell'uficio dedicata ai break dove il personale va spesso e usufruisce di una specie di cucina dotata di tutto il necessario per farsi caffe, te etc. etc.) mi ha brevemente introdotto alle procedure di svolgimento dei servizi di PenTest (anche se molto sommariamente perchè doveva partire per l'Olanda per un'attivita PCIDSS)...
Mi è stato consegnato un portatile nuovo della HP di quelli della serie professional (con XP PRO) che dalle caratteristiche hardware sembra bello toko: infatti si tratta di un Centrino Core2 Duo T7700 con 2 Giga di Ram e non ricordo che capienza di HD...la scheda video deve essere particolarmente buona perchè consente una risoluzione di 1900x1200...mai vista su un portatile da 15,4 pollici...il side effect di sta cosa è che i caratteri sono microscopici quindi mi sono dato da fare per migliorare un pò tutto in maniera tale che tra 3 mesi non mi debba fare gli occhiali nuovi.
Ad ogni modo il portaile (a parte windows e office) era vergine quindi sono stato istruito su come configurarlo per connettermi al server di Exchange e al dominio Active Directory e successivamente sono stato istruito per connettermi alla rete VPN dove si trova il laboratorio da cui partono tutte le attività di Testing (leggi Fanging...o Truffing...).
Praticamente le due reti sono separate in maniera tale che i tester possano lanciare attacchi verso l'esterno senza che ci siano barriere tra loro e le vittime finali...si esce con degli IP statici condivisi...ci sono macchine dedicate al bruteforcing di password classico o di tipo Rainbow table...ci sono macchine dedicate al training dove provare exploit o dove allenarsi con nuovi scenari...ci sono macchine con su installati programmi come WEBINSPECT per il testing di applicazioni web...ci sono addirittura macchine usate esclusivamente per il Wardialing...connesse a una pila di modem agganciati a linee analogice e/o ISDN di tipo tradizionale...insomma il paradiso per chi come me è appassionato di ste cose...non vedo l'ora di mettere mano a qualcuna di queste appliance per capire meglio come sfruttarle...
Una volta che mi è stato mostrato il laboratorio mi è stato consegnato un manuale da studiare che riassume tutti gli step che devono essere condotti per portare a termine con successo un'attività di pentest...il manuale non entra nel merito delle singole procedure da effettuarsi (non è tecnico) dice soltanto come comportarsi con i clienti...cosa fare cosa non fare...quali sono le attività principali da effettuarsi nel caso di un External Test piuttosto che di un Application Test...dice dove recuperare i moduli da fare sottoscrivere ai clienti per farsi autorizzare ad iniziare i "Lavori"...dice come fare i report (o meglio dove trovare i template)...ecc....ecc...
Insieme al manuale mi sono stati consegnati 2 report finali relativi a un testing perimetrale e ad un testing di tipo applicativo...
Ho passato il resto della giornata lavorativa (che è durata fino alle 17.30) leggendo questi report e il manuale mentre contemporaneamente installavo sul portatile alcuni tools che sicuramente dovrò presto iniziare ad utilizzare...l'unica pausa è stata verso le 12.30 quando (come tutti del resto) sono sceso a mangiare in compagnia di altri 2 ragazzi inglesi facenti parte dello stesso team...sembrano simpatici.
Sulle persone che ho conosciuto oggi niente da dire...sembrano tutti alla mano...tra i ragazzi c'è un irlandese, un inglese di Halifax, un greco...molti a quanto pare erano fuori per altre attività (in questo mestiere si sta spesso fuori in giro per l'Inghilterra).
Mentre leggevo i report uno del team mi ha chiamato per farmi vedere lo Scheduling delle attività programmate per dirmi che la settimana prossima (probabilmente) dovrò mettere mani ad un progetto di tipo External Test...minchia manco sono arrivato!
E meno male che dovevamo farmi 3 mesi di test...vabbè prima comincio meglio è...speriamo di non fare troppe minchiate...:-D
Come dicevo alle 17.30 è finita la giornata e siamo scesi tutti dall'ufficio...in 10 minuti ero a casa e dopo essermi cambiato mi sono rivestito in abiti informali per andare a fare un pò di spesa nelle vicinanze.
Per cena mi sono cucinato un'insalata e una fetta di carne di porco alla piastra...e MINKIA...siccome dalla piastra usciva troppo fumo è scattato l'allarme dello Smoke Detector posizionato nella saletta!...che palle!...ma chi cazzo lo sapeva che per un pò di fumo scattava?...ma chi minkia ce lo ha avuto mai uno smoke detector a casa?...:-D
Ad ogni modo per fortuna che c'era un interruttore generale dedicato a sta camurria che mi ha consentito di disattivarlo sennò a quest'ora starebbe ancora suonando...
...tutte a me capitano?!?!?!...:-)